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Ortodonzia linguale

ortodonzia linguale

Il sorriso è un accessorio importante, diceva qualcuno. Eppure, spesso, non avere dei denti perfettamente allineati crea non pochi problemi, generando una cattiva occlusione oltre a grossi freni inibitori. Indossare un apparecchio metallico può essere disincentivante. Tuttavia, non bisogna sottovalutare i pericoli di una dentatura irregolare. Infatti, al di là dei problemi relativi all’estetica, i denti storti possono creare problemi a livello di articolazione temporo-mandibolare. S’immagini i tipici problemi di deglutizione, mal occlusione, fonazione e masticazione. L’ortodonzia invisibile cerca di utilizzare sistemi differenti che pervengano allo stesso risultato di un apparecchio metallico ma in modo meno apparente. Sono quindi nati gli allineatori trasparenti in policarbonato, col risultato di essere poco visibili, ma non invisibili. Si è quindi pensato di applicare l’apparecchio sul lato linguale, non visibile ad un comune osservatore. L’ortodonzia linguale (vedi sito http://www.ortodonzia-linguale.it/ è appunto detta ortodonzia invisibile. Si tratta di una tecnica in continua evoluzione, dove gli studi clinici nel campo si susseguono garantendo risultati sempre migliori. E’ una tecnica odontoiatrica in cui gli attacchi ortodontici sono rivolti verso la lingua, sul lato interno del dente e non su quello esterno, esposto al sorriso. L'apparecchio invisibile può essere applicato a qualsiasi età, purché, però siano presenti tutti i denti permanenti della cavità orale. Questo è utile anche per gli adolescenti "ostili" al trattamento convenzionale a causa delle sue implicazioni antiestetiche. Ma quali possono essere i fastidi avvertiti dal paziente? Questi sono sicuramente di lieve intensità e natura transitoria. Le piccola difficoltà nella fonazione, i disturbi alla lingua, sono superati facilmente. Le leggere irritazioni all’interno della bocca in genere durano qualche giorno se coadiuvate da sciacqui con collutorio. E’ importante che i tessuti della bocca vi si adattino. I vantaggi tuttavia sono notevoli: l’apparecchio è invisibile; il trattamento ha una durata inferiore; c’è una minore possibilità di retrazioni gengivali; è stata riscontrata una forte efficacia nel trattamento dei disordini cranio-mandibolari; l’apparecchio salvaguarda lo smalto dentale anteriore: tali processi in alcuni casi possono macchiare i denti con le terapie convenzionali, qualora questo si verificasse con l’apparecchio linguale, l'allocazione interna delle piastrine ne consentirebbe un ripristino più indolore. L’apparecchio ortodontico linguale è costituito dai c.d. attacchi (brackets), inseriti sulla superficie interna dei denti, fili metallici vi sono agganciati con legature metalliche o elastomeriche. L’elasticità della lega che costituisce il filo ortodontico e la tensione del filo agganciato ai brackets permette ai denti di riallinearsi. Come possono essere gli attacchi? Le tipologie variano secondo le esigenze del paziente, si va da alcuni costituiti con due alette arcuate inserite su una base, ripiegate su sé stesse ad altre che sono sottilissime nello spessore. Nei casi in cui lo spazio manca, possono rendersi necessarie estrazioni di denti permanenti, affinché si possa creare lo spazio necessario per permettere l’arretramento di denti sporgenti e per allineare i denti. In altri casi basterà il c.d. stripping, cioè una procedura che riduce la larghezza di alcuni denti, indossando elastici tesi tra le due arcate dentali superiori ed inferiori qualora vi fossero discrepanze anterio-posteriore tra i denti superiori ed inferiori. Tra le maggiori tecniche conosciute a livello internazionale c’è la tecnica di ortodonzia linguale detta “Incognito”. L’impronta dentale viene inviata in un laboratorio in Germania, dove odontotecnici esperti la analizzano, riposizionando ciascun dente su una base di cera che è poi scannerizzata in 3D. L’equipe di esperti utilizza poi un software di modellazione tridimensionale, dove vengono progettati gli attacchi per ciascun dente. Si passa poi al modello in cera e poi oro addizionato d’iridio. Gli attacchi sono poi riprodotti su una mascherina in silicone che sarà utilizzata dallo specialista per disporre correttamente i brackets in fase d’installazione al paziente. L’arco infine è modellato in modo da modificare la posizione dei denti. Per quanto concerne la tempistica, ricordiamo che ogni terapia prevede un trattamento personalizzato al singolo paziente, secondo la complessità del caso. I tempi medi vanno dai dodici ai quindici mesi in caso di mancanza di estrazioni, a ventiquattro mesi nel caso di estrazioni dentarie. I tempi però possono oscillare in difetto nel caso di allineamento di un numero di denti esiguo. Si raccomanda, in ogni caso di assicurare un’igiene orale perfetta in modo da tenere denti e gengive in salute durante il trattamento ortodontico. Per quanto concerne i costi, anche qui bisogna vagliare le necessità di ciascun paziente. Generalmente si parte dai 5000-6000 euro a trattamento. Bisogna tener conto del fatto che si tratta di un apparecchio raffinato, con maggiori costi dei materiali e della professionalità dello specialista che vi seguirà. Tale tecnica richiede tempi maggiori in termini di sedute alla poltrona, ma non solo, anche di preparazione in laboratorio.

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Dr. Enrico Deodato

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